giovedì 6 dicembre 2012

All The Unknown Beauty: Let It Be - The Beatles by Giuse

In questa rubrica vi farò fare un viaggio molto particolare, un viaggio attraverso gli anni '60 (più precisamente dal 1963 al 1970).
Chi di voi non conosce i The Beatles?
John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr sono stati i membri, della band che ha cambiato le regole, della stella che ha folgorato le scene della musica "pop" del periodo. Quattro semplici ragazzi provenienti da quattro vite ordinarie che...okay ma questa è la solita storiella che potete leggere ovunque. Il mio scopo è ben diverso: desidero farvi conoscere quelle canzoni che per loro sfortuna non hanno sfondato come tante altre, e che in realtà meritavano di essere considerate poichè parte integrante del percorso musicale della band.
In questo periodo ho intrapreso io stesso questo viaggio, ed ho scoperto canzoni fantastiche, piacevoli, a cui mi sono molto affezionato.

Premetto che le mie analisi avranno come unico scopo quello di segnalare in modo soggettivo quali canzoni ho sempre sottovalutato ma che in realtà meritano molto di più rispetto all'anonimato in cui galleggiano, quindi non intendo fare recensioni varie, poichè potrei perdermi nei meandri della musica e delle sue armoniose sfumature.
Non seguirò un ordine logico o cronologico ma semplicemente mi baserò su ciò che mi hanno trasmesso gli album.

La prima "issue" tratta l'ultimo album in studio dei Fab4, Let It Be.
L'idea originale di McCartney, era di registrare un album dal vivo, riprenderne le sedute d'incisione per trarre un film/documentario, e concludere il tutto con uno spettacolare concerto in un anfiteatro greco, o su un transatlantico. Ma lo scisma dei Beatles, le tensioni anche di natura finanziaria, che di lì a poco avrebbero distrutto anche la loro amicizia, oltre al loro sodalizio musicale, erano ormai ad un livello troppo avanzato perchè il progetto potesse funzionare.
Parlando delle canzoni dell'album possiamo dire che Paul McCartney fornisce senz'altro i brani migliori come "Get Back" e "Let It Be" per le questioni relative al testo, "The Long And Winding Road" anche per quelle relative all'arrangiamento.

Qulache dato:

Pubblicazione:
Box Set: 8 maggio 1970
Formato: LP 33 giri

La rivista Rolling Stone ha inserito "Let It Be" al 392° posto della sua lista dei 500 migliori album

Tracklist:

LATO A

1.Two Of Us (Lennon/McCartney)
2.Dig A Pony (Lennon/McCartney)
3.Across The Universe (Lennon/McCartney)
4.I Me Mine (Harrison)
5.Dig It (Lennon/McCartney/Harrison/Starkey)
6.Let It Be (Lennon/McCartney)
7.Maggie Mae (Tradizionale, arrangiato da Lennon/McCartney/Harrison/Starkey)


LATO B

1.I've Got A Feeling (Lennon/McCartney)
2.One After 909 (Lennon/McCartney)
3.The Long And Winding Road (Lennon/McCartney)
4.For You Blue (Harrison)
5.Get Back (Lennon/McCartney)



Come tutti voi saprete i pezzi più celebri di quest'album sono: "Let it be", "The Long And Winding Road", "Get Back e Across The Universe".
Chi di voi non conosce già questi 4 pezzi molto probabilmente ha sbagliato a cliccare e si trova in questa rubrica per sbaglio.

Mi sono bastati pochi ascolti per capire che la validità di quest'album parte dalle prime due canzoni.
"Two of Us"
Con la sua rilassata sentimentalità costituisce un inizio azzeccato, benchè illusoriamente, promettente per l'album "Let It Be".

"Dig A Pony"
Una canzone che coinvolge molto anche se i testi sono tendenzialmente privi di significato. Non mancano alcune citazioni gustose, ad esempio il riferimento a Mick Jagger (il verso che inizia con "I roll a stoney") ed uno a Bob Dylan: "I feel the wind blow". L'unico verso chiaro è senza dubbio "all I want is you", il che chiarisce definitivamente a chi è dedicata la canzone: Yoko Ono, ormai prossima a diventare la signora Lennon.


Ma trovo che anche il duo "I've Got A Feeling" e "One After 909"  dia un tocco speciale all'album.

"I've Got A Feeling"
L'unica vera collaborazione Lennon/McCartney per l'album Let It Be è in realtà l'unione di due frammenti scritti separatamente dai due autori. L'intelaiatura è basata su due accordi ed è speculare a quella di "A Day in the Life". La parte di McCartney, eseguita in modo molto passionale, è una canzone d'amore per Linda, la sensazione che mi trasmette il brano è quella che l'autore abbia trovato la persona giusta con cui condividere la sua vita.
La parte cantata da Lennon si incastra in modo perfetto, armonicamente parlando, ma è molto distante dalla dolce sequenza di McCartney come significato - Everybody had a hard year/Everybody had a good time - .

"One After 909"
Questo pezzo rock fu scritto da un giovanissimo Lennon forse nel 1957. Esistono varie registrazioni(1960/62/63).
Il testo contiene un chiaro riferimento al numero 9, numero favorito di Lennon (presente anche in Revolution 9 e #9 Dream), è funzionale alla musica, ma non banale.
One After 909 è un pezzo "di altri tempi" ma prende le distanze dal suono early 60ies delle versioni sopraccitate in favore di una sonorità tipicamente '70, con le sue voci in armonie strette, era un pezzo molto divertente da cantare, e il gusto che Lennon e McCartney provano nell'esecuzione è evidente e contagioso. 
Ancora nel '94 Paul confermava: "magari non sarà una gran canzone, ma è una delle mie preferite".

Posso dire che Let It Be è un buon album, seppur figlio di un periodo molto controverso,che presenta veramente delle belle tracce al suo interno.Tuttavia non rende alla perfezione il concetto di album, non esiste infatti quella coesione che si è quasi sempre verificata nei lavori dei fab4.
Esiste una versione "Naked", uscita nel 2003 che secondo McCartney assomiglia maggiormente al progetto iniziale dell'album.

Informazioni prese da documenti cartacei e siti online tra cui la maggior fonte
"Pepperland"  ---> http://www.pepperland.it/
Spero vi possa esser stato d'aiuto e che vi sia venuta voglia di ascoltare queste 4 canzoni, la prossima volta argomenterò l'album "Rubber Soul".
-Giuse