Per la prima edizione
di Blast from the Past ho deciso di
parlarvi di una raccolta firmata Oasis, ossia The Masterplan. La scelta di recensire un best of (sebbene si
tratti di un caso particolare) può essere criticabile, ma credo che alcune
parole meritino di essere spese per questa collection, che raccoglie i migliori
B-Sides dei singoli pubblicati dalla band fino al 1998.
[Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che un b-side è un brano utilizzato
per accompagnare in un cd singolo il brano principale, e può essere un brano
inedito, una traccia dello stesso album da cui proviene la principale, o una
registrazione live, e che spesso tende a passare in secondo piano, dovendo
solamente accompagnare il lead single. ]
Le canzoni che
compongono The Masterplan sono le quattordici
b-sides più votate dai fans tramite il sito ufficiale della band; la raccolta doveva
essere inizialmente pubblicata solo negli stati in cui i cd singoli degli Oasis
erano reperibili solo se importati dall’Europa, perciò molto costosi,
permettendo così a tutti di apprezzare anche questi brani, ma poi il successo
è stato alto e ha trovato spazio in tutti i paesi del mondo, guadagnando anche un disco
di platino nel Regno Unito.
Vi starete chiedendo la
motivazione della scelta di recensire una semplice raccolta di lati b. Ebbene,
ecco la mia risposta: gli Oasis sono una delle mie band preferite di sempre, e
trovo che spesso e volentieri si siano trovati a comporre b-sides qualitativamente
migliori dei loro singoli. Questa raccolta ne è la dimostrazione.
L’affetto di
Noel Gallagher per i brani inclusi in questo best of è da sempre stato palese:
brani come Talk Tonight, The Masterplan
o Aquiesce sono stati eseguiti
regolarmente live per anni, talvolta anche durante le esibizioni soliste di
Noel dopo il break-up della band, e inserite nella loro compilation Stop The Clocks, dimostrando anche l’importanza
che hanno anche per fans. Un po’ la scelta di pubblicare The Masterplan è dovuta anche ad una presunzione di fondo che ai
Gallagher non è mai mancata: volevano diventare la migliore band del mondo, e
dimostrare che perfino una “semplice” raccolta di b-sides poteva essere un
capolavoro.
Ma parliamo ora delle
tracks: il nostro percorso si apre con Aquiesce, brano sull’amicizia, caratterizzato da
chitarre potenti e con le linee vocali spartite tra i due fratelli, decisamente
il principale shoulda-be-single della
raccolta, grande classico del repertorio live della band di Manchester.
Molto energiche, ma senza esagerare, sono anche Underneath the Sky, Fade Away (brano sul “crescere ma non
invecchiare”) e Headshrinker. Non
mancano i momenti acustici, con Going
Nowhere, Half the World Away (la preferita di Paul Weller tra le loro
composizioni) e Talk Tonight, tutti brani
scritti da Noel in moment di solitudine con la chitarra acustica. Particolarmente
significativa è Talk Tonight, che
parla di una notte negli States in cui Noel, dopo un litigio con Liam, lascia
la band per rifugiarsi a Las Vegas, dove una coppia di fans lo ospita e riesce
a fargli cambiare idea sull’abbandonare gli Oasis.
Abbiamo poi le più “poppy”
Listen Up, Stay Young, e Rockin Chair,
dove troviamo notevoli performance vocali di Liam. Non dimentichiamoci di The Swamp Song, brano strumentale
utilizzato per livellare i suoni dello storico concerto a Glastonbury, e la
cover live della beatlesiana I am the
Walrus.
Punta di diamante della
track-list è sicuramente The Masterplan,
uno dei brani per cui Noel Gallagher va più fiero, senz’altro un capolavoro.
Che dire, io definirei The Masterplan bello quasi quanto Definitely Maybe, e oltre ad essere d’obbligo
per i fans d’annata della band, è un ottimo modo per conoscere gli Oasis,
essendo una prova perfetta dell’alto livello di capacità compositiva di Noel
Gallagher.
-
Matt
Tracklist:
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