PREMESSA:
È importante che leggiate questa introduzione.
Premetto che le mie analisi
avranno come unico scopo quello di segnalare in modo soggettivo quali canzoni ho sempre sottovalutato ma che in realtà
meritano molto di più rispetto all'anonimato in cui galleggiano, quindi non
intendo fare recensioni varie, poiché potrei perdermi nei meandri della musica
e delle sue armoniose sfumature. Non seguirò un ordine logico o cronologico ma
semplicemente mi baserò su ciò che mi hanno trasmesso gli album.
Ed eccoci qui, a poco più di
un mese dopo "Let It Be" (cliccate per visualizzare il precedente articolo) arriva il tanto promesso "Rubber Soul".
L'album fu registrato
nell'autunno del 1965 in
sole quattro settimane, al termine di un tour negli Stati Uniti apertosi il 15
agosto di quell'anno con la storica esibizione allo Shea Stadium di New York. A
soli quattro mesi dall'uscita di "Help!" fu pubblicato nel Regno
Unito, in tempo per le festività natalizie, più precisamente il 3 dicembre. Di Rubber Soul solitamente
si discute se sia l'ultimo album della fase giovanile del gruppo o il primo del
loro periodo maturo. Vari argomenti supportano entrambe le opinioni; però non
ci sono dubbi sul fatto che Rubber Soul sia un grande LP, quasi certamente il
migliore fino a questo momento(1965), di certo è molto più "cosciente"
e coeso di "Help!", sebbene non del tutto immune dai difetti di quest'ultimo e di
"Beatles For Sale".
A mio parere Rubber Soul è il primo album del loro periodo maturo e le motivazioni si possono intuire nel prossimo paragrafo.
A mio parere Rubber Soul è il primo album del loro periodo maturo e le motivazioni si possono intuire nel prossimo paragrafo.
Il forsennato ritmo imposto da Brian Epstein e George Martin (4 singoli e 2 album all'anno) incide molto sul risultato finale, che causa l'inclusione di brani che i Beatles avrebbero certamente preferito non inserire nella tracklist. In buona parte dell'album, tuttavia, la loro evoluzione verso una nuova direzione artistica, cercata a tentoni nei due LP precedenti, è affrontata con nuova sicurezza e ritrovata coerenza.
La vera rivoluzione però è
rappresentata dal fatto che in Rubber Soul i Beatles hanno inserito più testi
interessanti di quanti ne avessero piazzati nei cinque album precedenti.
Finora i Beatles avevano
sempre confessato di dare poca importanza ai testi; soltanto Lennon aveva
sporadicamente inserito la componente autobiografica in alcune sue canzoni ( I'm
A Loser, Help!). La scelta di concentrarsi anche sulle parole costituisce una
svolta epocale nel percorso artistico dei Beatles, perchè tale approccio è
fondamentale per poter esprimere attraverso la musica le proprie sensazioni.
Dal punto di vista musicale, in Rubber Soul il tratto più significativo nel
contesto della carriera dei Beatles è la cosidetta "considerazione"
di McCartney come bassista: anche se Paul aveva già composto alcuni
accompagnamenti interessanti (soprattutto frasi di walking bass, come in "All My
Loving","Tell Me Why ","Eight Days A Week"), a partire da Rubber Soul le sue linee
di basso costituiranno con sempre maggiore regolarità uno degli elementi più
interessanti del tessuto sonoro dei Fab Four.
In fine possiamo dire che
quest'album rappresenta indiscutibilmente un salto di qualità nella produzione
beatlesiana. Per Rubber Soul furono utilizzate tecniche di registrazione
innovative, poi evolutesi nelle moderne forme di missaggio elettronico e
digitale.
Qulache dato:
Pubblicazione:
PCS 3075 (LP Stereo): 3 dicembre
1965.
Formato: LP 33 giri.
La classifica dei 500
migliori album di tutti i tempi stilata dalla rivista Rolling Stone colloca
"Rubber Soul" al 5° posto.
Tracklist:
LATO A
1.Drive My Car
(Lennon/McCartney)
2.Norwegian Wood (This Bird
Has Flown) (Lennon/McCartney)
3.You Won't See Me
(Lennon/McCartney)
4.Nowhere Man
(Lennon/McCartney)
5.Think For Yourself
(Harrison)
6.The Word
(Lennon/McCartney)
7.Michelle (Lennon/McCartney)
LATO B
1.What Goes On
(Lennon/McCartney/Starkey)
2.Girl
(Lennon/McCartney)
3.I'm Looking Through You
(Lennon/McCartney)
4.In My Life
(Lennon/McCartney)
5.Wait
(Lennon/McCartney)
6.If I Needed Someone
(Harrison)
7.Run For Your Life
(Lennon/McCartney)
Prima di analizzare il così
detto fattore "All The Unknown Beauty" facciamo un breve recaps sulla
paternità delle tracce per non fare confusione.
A Lennon si devono:
♦ Norwegian
Wood (This Bird Has Flown), un ballata che
parla di avventure extraconiugali.
♦ Nowhere
Man, in cui l'autore cerca di raccontare i propri tormenti interiori.
La ballata ♦ Girl.
♦ Run
For Your Life, che ha avuto poca fortuna.
Fra i veri capolavori dell'album è senz'altro
da citare:
♦ In
My Life, scritta durante un viaggio in autobus da casa sua verso il centro di
Liverpool.
In questa canzone si intravedono i primi segni
di carattere nostalgico che in seguito caratterizzeranno la particolare
geografia beatlesiana, ripercorribile fra la "Penny Lane" e i campi di
fragole di "Strawberry Fields Forever".
A Paul McCartney,
invece, si devono l'accattivante rock di
♦ Drive
My Car e la coppia ♦ You Won't See Me e ♦ I'm
Looking Through You, che testimonia secondo molti il periodo di crisi affettiva
del bassista dei Beatles con la fidanzata storica Jane Asher.
A McCartney si deve anche
quello che è probabilmente il brano più celebre dell'album, ♦ Michelle,
in cui piacevoli e malinconici giri di accordi accompagnano un testo da love
song arricchito dall'espediente romantico di versi in francese. La canzone ♦ The
Word fu dichiaratamente scritta in coppia da McCartney e Lennon e si può leggere
tra il tema dell'amore adolescenziale espresso nel periodo precedente e quello
universale della maturità.
♦ Think
for Yourself e ♦ If I Needed Someone, invece,
sono scritte e interpretate quasi in veste di solista da George Harrison.
♦ What
Goes On, presumibilmente composta da Lennon, è cantata da Ringo Starr.
Durante l'ascolto di
quest'album ho riassaporato classici intramontabili come Drive My Car, Norwegian Wood, Michelle, Girl
e In My Life. Ma ho trovato la giusta armonia e l'essenza di quest'album anche
in altre tracce come: What Goes On, I'm Looking Through You, Wait, If I Needed
Someone, Nowhere Man.
♫ What Goes On
Il suo abbozzo iniziale è una delle primissime
composizioni di John Lennon e risale addirittura ai tempi dei Quarry Men; questo
ripescaggio fa capire quanto i Beatles fossero a corto di materiale per
rispettare la scadenza del secondo album del 1965.
Il contributo di McCartney non è chiaro, però è
possibile che McCartney fornì una nuova strofa o modificò in modo radicale la
strofa originale. Ciò deve essere avvenuto nel 1962 o 1963, dato che i Beatles
nel '63 sottoposero la canzone a George Martin, e fu proprio Paul a fargliela
ascoltare. A quanto pare il produttore non rimase particolarmente
impressionato.
"What Goes On" è anche l'unico brano accreditato
Lennon/McCartney/Starkey (Richard Starkey è il vero nome di Ringo Starr, che
qui per la prima volta compare come autore).
Ringo all'epoca si lamentava di non riuscire a
comporre canzoni, nel senso che i brani che sottoponeva ai suoi compagni
risultavano sistematicamente essere plagi inconsapevoli. È molto probabile che
Starr abbia contribuito al testo, e in qualche modo, anche alla parte musicale.
"What Goes On" viene considerata dalla critica come un
riempitivo sufficientemente spensierato da strappare un sorriso, ma la sua
collocazione come apertura del lato B del disco è una scelta infelice, nel
contesto dell'album beatlesiano probabilmente peggio compilato come sequenza di
brani.
Io credo che riesca a strappare molto più di un sorriso
e la sua posizione per quanto infelice introduce nel modo migliore possibile la
traccia successiva, "Girl".
♫ I'm Looking Through You
In questo brano Paul “mette” in musica la proprio
realzione con Jane Asher, ma lo stesso album contiene un'altra canzoni dedicata
alle difficoltà del loro spigoloso rapporto, come: "You Won’t See Me". "I’m
Looking Trough You", racconta le difficoltà che la tournée della Asher a Bristol
stava causando alla coppia (il riferimento è nel verso "The only
difference/Is you're down there").
Anche se la loro relazione proseguirà fino al 1968
(con fidanzamento ufficiale nel 1967), Rubber Soul rappresenta l'ultima ondata
dell'ispirazione di Jane per Paul, con la sola, splendida eccezione di "Here
There And Everywhere", che conferma come i migliori brani scaturiti da questa
fonte siano quelli più sereni: "And I Love Her", "Things We Said Today", "Here There
and Everywhere".
Sebbene McCartney abbia ammesso che la canzone sia
frutto di un'arrabbiatura momentanea, egli investì molto tempo per inciderla,
sia in confronto agli altri brani di Rubber Soul, sia considerato il fatto che
si trattava di un riempitivo, e neppure dei migliori secondo tanti.
"I'm Looking Through You" richiese addirittura 4
giorni separati di lavoro, durante il primo dei quali la canzone era più
morbida e priva del bridge, ed eseguita nella tonalità di Sol Maggiore.
Fortunatamente la canzone divenne più alta (di un semitono), più pesante e più
veloce, pur restando calorosamente acustica in uno stile che a mio parere ricorda
un po' le tracce di "Beatles For Sale".
La breve introduzione in 3/4 prende di sorpresa
l'ascoltatore all'attacco del brano: un effetto che forse i Beatles cercarono
di ottenere in vari modi prima di
arrivare a questo risultato. La prima edizione americana in mono di Rubber
Soul, che non usa il vero mix mono del brano ma combina i due canali stereo,
contiene una falsa partenza di chitarra che mostra un diverso tentativo di
iniziare il brano in modo altrettanto curioso.
♫ Wait
Questo brano fu registrato per "Help!", ma venne
scartato all'ultimo momento forse in favore di Dizzy Miss Lizzy. Wait trovò un
posticino in Rubber Soul ma la canzone era talmente considerata un riempitivo
che i Beatles non si diedero nemmeno la pena di reinciderla, ma si limitarono
ad aggiungere qualche ritocco al nastro registrato a giugno.Vennero aggiunte le percussioni tipiche di Rubber
Soul e con la chitarra suonata con il pedale del volume, "Wait" fa comunque una
decorosa figura nell'album, benchè rimanga una canzone talmente insignificante
che nessuno si è occupato per tempo di sapere chi l'avesse scritta, prima che
la
morte di Lennon e i decenni rendessero l'impresa
impossibile.
Si può però affermare che la strofa, dal pigro
movimento cromatico, sembra rivelare più la mano di Lennon, almeno dal punto di
vista musicale, mentre il più vivace ritornello è maggiormente nello stile di
McCartney; d'altra parte le due sezioni sono talmente concatenate da rendere
possibile qualsiasi ipotesi. Paul però rivelò che la canzone fu composta alle Bahamas
durante la lavorazione del film "Help!", in presenza dell'attore ed ex bambino
prodigio Brandon De Wilde, che era molto interessato all'attività di scrittura
dei Beatles. In seguito a questa dichiarazione, riportata da Barry Miles,
McCartney aggiunse di "non ricordare" un particolare contributo di
John, ma che potrebbe anche sbagliarsi.
Il testo è sufficientemente neutro da poter essere
attribuito sia a John, sia a Paul (le tematiche di "When I Get Home" di Lennon e "All My Loving" di McCartney, giusto per limitarci a un paio di esempi, sono
simili) ed ha il suo momento migliore nell'eroica offerta di rinuncia espressa
nella seconda strofa, prima di ripiombare in una sequenza di luoghi comuni che
tocca il suo culmine nel middle eight. L'arrangiamento, sorprendentemente
"vuoto", è funzionale, e presenta un insolito ma efficacemente
drammatico finale in diminuendo.
♫ If I Needed Someone
Abbiamo parlato di Paul, di John e di Ringo, mi
sembra giusto parlare anche George. è la prima canzone di Harrison ad essere
inclusa nei concerti dei Beatles (per quei pochi che resteranno dato il gruppo
cesserà l'attività live il 29 agosto '66, pochi mesi dopo l'uscita di Rubber
Soul).
"If I Needed Someone"è un brano molto diverso dagli
altri scritti in precedenza dall'autore, mancano le tipiche progressioni di
Harrison e questo rendere il pezzo decisamente orecchiabile la cui atmosfera
anticipa vagamente la più amroniosa e matura "Here Come The Sun".
Come in molte delle composizioni più aggraziate di
Harrison, la melodia misolidia in La diventa presto un po' noiosa, e il più
ruvido bridge in Si minore viene accolto con sollievo dopo la strofa di 8
battute. Dichiaratamente una canzone chitarristica, "If I Needed Someone" ha un
profondo debito verso gli scampanellanti arpeggi dei Byrds, in particolare
quelli di "The Bells Of Rhymney", contenuta sull'album "Mr. Tambourine Man", uscito
nel giugno del 1965. Roger McGuinn, chitarrista dei Byrds, apprezzò l'omaggio:
del resto a loro volta i Byrds erano stati molto influenzati dal lavoro di
chitarra di Harrison nell'album "A Hard Day's Night".
Forse anche per il suo testo probabilmente sincero,
ma di fatto quasi identico a quello di "Another Girl", George non era
particolarmente fiero di "If I Needed Someone": nella sua biografia del 1980,
"I Me Mine", la liquida velocemente come "una canzone come un
milione di altre scritta intorno all'accordo di Re". Eppure fu la prima,
in ordine di composizione, tra le sue canzoni per i Beatles che incluse in
alcuni suoi spettacoli live da solista, tra cui il celebre Live In Japan del
1991.
♫ Nowhere Man è una canzone-confessione di Lennon,
caratterizzata da una scelta di accordi semplici. L'origine del brano è
piuttosto famosa:
La deadline (scadenza) per il completamento di
Rubber Soul era vicina e Lennon non riusciva a scrivere un pezzo degno di nota;
una sera cercando invano di scrivere qualcosa decise di lasciar perdere ed
esausto si coricò sul letto, da quel punto la sua immaginazione fece tutto il
resto, Lennon pensò a sè come un uomo inesistente, sperduto nella sua casa
isolata di Weybridge, ed ecco che la canzone si completò, testo e musica.
Il testo di "Nowhere Man" potrebbe essere considerato
il primo dei Beatles a non contenere traccia di coinvolgimento sentimentale, ed
è stato inizialmente inteso da molti come una critica al conformismo della
generazione precedente, e un invito a coltivare la propria personalità anche a
dispetto delle convenzioni sociali. Ma nella famigerata intervista a Maureen
Cleave (per chi non lo sapesse quella della dichiarazione "I Beatles sono
più popolari di Gesù"), Lennon chiarì l'equivoco, rivelando che in realtà
la canzone era autobiografica, e l'argomento, era lontano dall'essere
un'esortazione generazionale, era una semplice constatazione personale della propria
indolenza, come sarebbe stata la successiva "I'm Only Sleeping".
Questa interpretazione sbagliata probabilmente ha
contribuito a procurare a "Nowhere Man" parte dell'ammirazione, che il brano ha
guadagnato e mantenuto nel corso degli anni. Con la sua dolente melodia
discendente e ben tre ripetizioni del bridge, "Nowhere Man" è un brano
insolitamente azzimato per gli standard di Lennon. Possiamo cercare altri
motivi per cui "Nowhere Man" divenne popolare nell'arrangiamento e nella
produzione, tra i migliori dell'album: oltre alle incantevoli armonie vocali,
il brano presenta anche un'ottima parte di basso e uno splendido assolo di
chitarra, registrato con gli acuti
estremamente brillanti, ottenuti attraverso procedure pionieristiche per
l'epoca.
Così tanto arricchita e "addobbata" da
nascondere qualche difetto, compreso il tono vagamente accusatorio di alcuni
versi (isn't he a bit like you and me?), che ricorda l'analogo atteggiamento di
Harrison in "Within You Without You" (are you one of them?), ma
comunque divenne un singolo di grande fama in molti paesi, raggiungendo
addirittura la prima posizione nelle classifiche canadesi e la terza in quelle
statunitense.
Informazioni prese da documenti cartacei e siti
online tra cui la maggior fonte:
"Pepperland" --> http://www.pepperland.it/
Spero di esser stato abbastanza esaustivo e di aver suscitato il vostro interesse; esprimete pure i vostri giudizi ed aiutatemi a migliorare la mia rubrica; Scrivete e visitate la nostra pagina facebook "Newtopia" grazie.
-Giuse
-Giuse
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