The Smiths, My Bloody Valentine, tagli a scodella, stivaletti a punta... 5
classici look indie analizzati dall'autore di A scene in between,
Sam Knee.
L'esperto di look indie rock Sam Knee ha
chiaramente lasciato una parte di sé negli anni '80, come emerge dal suo libro A Scene In Between: Fashion And Independent Music in the UK 1983-89.
Nelle le sue 193 pagine è possibile scorgere foto di gruppi come My Bloody Valentine,
The Smiths, The Jesus And Mary Chain, The Pastels e molti altri del decennio
degli show di John Peel. "Nove volte su dieci un giovane indie rocker era
o uno studente o un disoccupato, o entrambe le cose, come me", riflette
Knee. "Riuscire ad avere qualsiasi tipo di look era un obbiettivo da raggiungere a basso, basso
budget... Che cosa diceva la gente delle persone che vestivano in questo modo?
Li apostrofavano come anti-fashion, outsiders, forse lettori nerd,
vedendoli cozzare decisamente contro il pessimo
stile yuppie e mainstream di Duran Duran e Dire Straits..."
1. ROBERT HAMPSON dei LOOP
Analisi del look di Sam Knee: "I
capelli tagliati a scodella, che ancorano nettamente alla realtà terra-terra. E
un paio di malconci stivali Chelsea a punta, con un po' di tacco, spesso
acquistati da Shelley o Johnson. Dagli stivali ci possiamo spostare più in
alto, incontrando jeans attillati, di pelle, in caso fossi
benestante o amico di Alan McGee, o patito di sartoria. Comunque indossando
degli stivaletti, si comunicava già un determinato messaggio, e si potevano indossare più o
meno con tutto."
Analisi del look di Sam Knee: "I JAMC indossavano il look 'pantalone di pelle' anche come simbolo di appartenenza al gruppo di artisti sotto contratto con la Creation records, diventando un po' i pionieri di tale look. Erano minacciosamente cool: giacche di pelle larghe e trasandate, camicie a quadrettoni, molto Amburgo fine anni '60. In parte Velvet Underground, jeans neri stretti, occhiali da sole neri, jeans di pelle, girocolli neri, stivali da motociclista, in parte King Hatreds, come li descrisse una volta Stealing Morrison. Ci dovevano essere parecchi buoni mercatini dell'usato a East Killbride."
3. THE SEA URCHINS
Analisi del look di Sam Knee:
"Chiaramente figli illegittimi di Stephen Pastel e Bobby Gillepsie, i Sea
Urchins hanno fatto il miglior uso possibile del look indie di nicchia di metà
anni '80. Questa foto è un'istantanea che cattura un momento specifico della
storia della moda giovanile inglese. La band, poco dopo il periodo a cui risale
la foto, ha virato poi verso uno stile più popart/mod. Ricordo di aver visto
il cantante James Roberts alla giornata della Do it for the kids creation
nell'88, vestito di bianco dalla testa ai piedi, alla John's Children, con
tanto di catena d'oro con medaglione.
Ricordo che suonarono un paio di show a Londra, uno alla serata di Jeff
Barrett al Black Horse di Camden, tutti 'frangetta, armonie e inni all'amore'.
Fico per un gruppo di ragazzi di Brum."
4. MY BLOODY VALENTINE
La line-up guidata da Dave Conway, Kentish Town, 1986 (foto di Ken Copsey)
Analisi del look di Sam Knee: "Avevano un look da famiglia-gang grunge, credo che lo stessero veramente vivendo così. Ricordo di essere andato ad un grande party squat in una casa in cui vivevano tutti insieme a Kentish Town. La custodia del loro EP dell'86 (The New Record by My Bloody Valentine) è perfetta, riassume e condensa il periodo d'oro dell'indie in un rabbioso scatto. Per me dice tutto e anche di più. Lovelee Sweet Darlene è di sicuro il loro momento di massima qualità e continua a riempirmi di felicità anche ora."
Analisi del look di Sam Knee: "Il look
degli Smiths, che, ovviamente grazie al loro immenso successo, era lo stile
indie più diffuso, combinava larghe maglie fatte a camicia, jeans Levi 501s e
scarpe Dr. Martens. L'abbigliamento indie era delicatamente sovversivo se
insegnato nel modo corretto e applicato con precisione. Ce n'erano sicuramente
molteplici correnti, ma tutte condividevano l'entusiasmo dell'estraniazione,
del romanticismo e della protesta pacifica. Consisteva nel trovare diversi modi
per isolarsi e sopravvivere al di fuori dello sgargiante mainstream e dalle
realtà difficili dell'Inghilterra tatcheriana attraverso una poetica foschia
stile Rive Gauche. Ma il gioco stave nell'ottenere tutto ciò senza dimostrare troppa cura
nel ricercarlo."
Articolo originale di Ross Bennett, pubblicato il 17 settembre 2013 per mojo4music.com; tutti i diritti sono riservati ai rispettivi proprietari.